Viola non ride. Da tempo ormai ha smesso. Il suo sguardo spento non coglie più la bellezza. Non ne è più capace. Come se da qualche parte, tra quello che è e quello che avrebbe voluto essere, si fosse persa. E, in realtà, lo è. Persa, intendo. Ha dato via se stessa per l'approvazione degli altri. Ha dato via la sua dignità, i suoi principi, i suoi sogni. Ne parla con distacco, come se parlasse di una sconosciuta. Mi racconta in dettaglio ogni volta che ha rinunciato a se stessa, a ciò in cui credeva, alla propria coscienza... per un pallido sorriso, una breve emozione o qualche attimo di soddisfazione. Parla con freddezza Viola. Convive col senso di colpa e con la convinzione che, per lei, non ci sarà una seconda chance. Come se fosse schiava della sua incapacità di cambiare.Tu, hai mai vissuto l'esperienza di Viola? Cosa diresti ad una persona così profondamente ferita da se stessa? Vorrei che ne parlassimo.
