http://www.blogger.com/html?blogID=5406471479133659898 Gruppo Filadelfia: Amici per forza?

lunedì 4 febbraio 2008

Amici per forza?

L’amore fraterno (da cui il nostro gruppo prende nome!) richiede che l’affetto sia dimostrato.

Sabato 26 gennaio, Fausto ci ha incoraggiati (Dio invece ci ordina) ad essere “pieni di affetto gli uni per gli altri”. Questo vuol dire che dobbiamo essere per forza degli amici affettuosi?

Se troviamo che ci sia una forzatura nel dimostrare affetto a una certa persona, noncerchiamone il motivo nella sua antipatia o pesantezza. Piuttosto sbirciamo dentro dinoi e pensiamo a come sarebbe se Dio decidesse di dimostrarci il suo affetto in base a quanto ci trova simpatici o “leggeri”.

Non è la prima volta che nel Gruppo Filadelfia viene trattato l’argomento dell’amicizia “forzata”. Ancora una volta è venuta fuori la domanda, “Ma devo essere il miglior amico di tutti e confidarmi con tutti?” Mi pare che questa domanda ci abbia dato troppo spazio di sfuggire al comando di Romani 12:10.

Quanto all'amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri.
Quanto all'onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente.

È come se non ci fosse spazio fra la confidenza totale e l’affetto. Dimostrare affetto non significa condividere lo spazzolino da denti (lo so che c’è già chi pensa alla forchetta…), ma scambiarsi una pacca sulle spalle, sì. Scusa, ma dopo anni e anni, mi pare che la stretta di mano si possa anche superare. Non credi?

Damion

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Allora... che problema abbiamo con le forchette condivise???? Ma insomma!
;-)
In realtà quella serata è stata molto intensa. Ho sentito un commento che mi ha portata a riflettere. Qualcuno si domandava come si fa a dare onore a persone che non sono degne della nostra stima. La domanda è "pesante", ma diretta e senza peli sulla lingua. Vorrei sapere voi che ne pensate...

Anonimo ha detto...

tante volte io reputo molte persone NON DEGNE della mia amicizia.."sono così infantili".."mi infastidiscono con i loro discorsi"...di scuse nè ho a bizzeffe...ma quanto sono stupide tutte queste cose?
non credo nell'amicizia forzata...e non credo che ognuno deve ritenere l'altro il suo miglior amico..ma credo che Dio ci HA DATO LA CAPACITA' DI AMARE COME LUI HA AMATO E QUESTO è IL NOSTRO SEGNO DISTINTIVO...quello che ci rende uniti e una luce per il mondo!!!
Se Dio mi ha ritenuta degna della sua stima e del suo amore perfetto chi sono io per non amare (in modo imperfetto purtroppo) i miei fratelli?????

Anonimo ha detto...

Credo che amicizia, stima e onore non vadano necessariamente a braccetto insieme. Io li vedo come 3 gradini: dal basso l'onore nel senso di rispettare, non disprezzare (che dovrei rendere indistintamente). Poi la stima, collegata a come trovo in gamba qualcuno, a cui magarai vorrei somigliare per certe cose (ovvio che solo alcuni la meritano). L'amicizia è il più alto, basato sui due gradini precedenti con in più altri lati importanti come affetto, scelta, simpatia, empatia, ecc. L'amicizia è più rara, non si può pretendere, è reciproca, è un dono...
Ma alla fime non ci sono scuse: amare e onorare soprattutto i fratelli, perché Dio l'ha già fatto con noi, perché ce lo ordina e insieme ci fornisce la capacità per farlo... anche se non sono amici miei, o se non vogliono condividere con me la loro forchetta.