lunedì 3 dicembre 2007
Perdonare... si può!!
Vedere il film “La punta della lancia” mi ha fatto riflettere molto sul perdono. Le mogli dei 4 missionari uccisi hanno deciso di andare a vivere insieme alla tribù che aveva ucciso i loro mariti, il bambino protagonista della storia ha perdonato l’assassino di suo padre ed è diventato missionario lavorando proprio in quella tribù.
Queste persone hanno perdonato chi aveva ucciso i loro familiari, hanno vissuto con loro per il resto della loro vita senza rimorso. Lo hanno fatto solo grazie all’aiuto di Dio.
Perché noi non riusciamo a perdonare le persone accanto per molto meno? Come mai portiamo rancore verso amici, fratelli o genitori per anni? Se queste persone hanno potuto perdonare, perché noi non possiamo?
Se Dio ha dato la forza a delle mogli e ad un ragazzo di perdonare degli assassini, può dare la stessa forza a noi per perdonare chi ci fa dei torti!! Siamo pronti a perdonare e a vivere la vita che Dio ci vuole dare senza rimorsi o risentimenti verso chi ci sta vicino?
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1 commento:
La riflessione del protagonista, ormai adulto, quando ha preso in mano "Il Vangelo in lingua Waodani" sul valore della vita mi ha fatto considerare come io valuto la mia propria vita.
Inizialmente, ho pensato, "Che triste--tutta la vita di quella donna in una breve dispensa ingiallita. Una traduzione del vangelo in una lingua parlata da pochissime persone! A che è servito?"
Ma mi sono ricreduto quando ho pensato che, per Dio, una traduzione della Bibbia in una lingua qualunque vale molto di più della più eloquente poesia o canzone. La conversione di un solo Waodani vale tutti i premi Nobel che ci sono.
La cosa che ho imparato di più da questo film è che devo avere le giuste priorità per servire Dio. Se vendetta, permalosità, paura o altro si mettono davanti all'ubbidienza, non potrò darmi totalmente a Dio.
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