http://www.blogger.com/html?blogID=5406471479133659898 Gruppo Filadelfia: 12/07

giovedì 27 dicembre 2007

Alla ricerca del portafoglio perduto

Ieri sera ho impiegato parecchio tempo a cercare il mio portafoglio.

Dopo aver rovistato nelle tasche del giaccone, frugato nei cassetti e messo sottosopra gli armadi, mi sono reso conto di averlo perso... per l'ennesima volta.

Che rabbia!!! Bancomat, patente... tutto da rifare. Sono una frana nello gestire situazioni stressanti e durante la cena se ne sono accorti tutti.

Prima di andare a dormire, ho aperto la Bibbia e ho cominciato a rileggere il libro di Giacomo, quello che sto studiando in questo periodo. Speravo così, di ricevere qualche consolazione dalla parola di Dio.

Nei primi versi c’era scritto che bisogna rallegrarsi nelle prove, nelle circostanze stressanti, perché queste porteranno del bene spirituale alla propria vita. Ho capito che Dio si sta servendo di questa situazione per cambiarmi, rendermi più paziente e dipendente da Lui.

Ora scappo a lavoro e domani comincerò la trafila per rifare i documenti, cercando di ricordarmi che tutto quello che Dio permette, è per il mio bene.


Aggiornamento del 28 dicembre 2007
Alcune ore fa ho trovato il portafoglio: era rimasto incastrato nel letto ;)

venerdì 21 dicembre 2007

Un vero Natale

E' Natale, come ogni anno la mia famiglia sarà più serena: papà in pace coi soldi, mamma con i problemi del lavoro e mio fratello in pace col cervello.

Fra regali e panettoni quest'anno conosceremo la nuova fidanzata di papà... che mamma accoglierà col coltello fra i denti.
Assurdo? No! Attuale.

Oggi, molti genitori, si curano assai poco della sensibilità e dignità dei loro figli. Infatti, in nome di una presunta libertà personale, rinnegano le proprie responsabilità.

A causa dell'egoismo di queste persone, il figli subiscono delle pressioni che minacciano un naturale sviluppo della loro personalità.

Chi pensa che il Natale sia la festa della famiglia potrebbe rimanerne deluso, ma chi, in questo periodo, rifletterà sull'amore di Gesù capirà cosa realmente si festeggia.

L'amore fedele e altruista di Dio che, dopo essersi incarnato in un bimbo, si è anche sacrificato su una croce, per perdonare i peccati che abbiamo commesso contro di Lui.

Questo è il senso della festa. Tu che sei un figlio, non pensare che sapresti, con le tue capacità, fare meglio di papà o mamma perché, domani, sarai come loro e potresti fare gli stessi errori. Anche tu hai bisogno di sperimentare questo amore che può farti diventare una nuova creatura.

Buon Natale Amico!

Marco T.

martedì 18 dicembre 2007

Scarta la carta...il bello è dentro!

Jingle Bells Jingle Bells... ormai l'aria di Natale si sente ovunque, nelle strade illuminate, nei negozi addobbati, nelle code interminabili in macchina... nei portafogli sempre meno gonfi... e... anche per il Gruppo Filadelfia è giunto il momento di festeggiare!

La sala è addobbata, la musica Natalizia rallegra e riscalda l'ambiente, i sorrisi e gli abbracci collaborano a rendere il tutto ancora più FESTOSO! Il telo blu piano piano si riempe di pacchi e pacchetti... siamo pronti!

Si canta si gioca e si ride... la serata promette bene: ma il meglio deve ancora arrivare!

Marco Q. entra con un mega pacco regalo... cosa sarà?! Quali sono le aspettative e i pensieri di fronte a un regalo di queste dimensioni?! Lavatrice? Gabbia per uccelli?
E se chi lo riceve prendesse solo la carta e lasciasse il regalo, cosa penseremmo? Ingrato! disinteressato! Non apprezza!

Il Natale è come questo grande regalo... bello da vedere... intrigante... le persone si lasciano coinvolgere da tutto quello che questo periodo comporta... scelgono esattamente di prendersi la carta e lasciare il regalo.

Il regalo è Gesù... Dio che è sceso sulla terra per donare la Vita Eterna, il Perdono, la Grazia... Questo è il contenuto di quel regalo! il Natale non sono luci... addobbi... regali: è la Grazia di Dio che ha mandato suo Figlio Gesù per salvare me che non avevo alcuna possibilità di risolvere il mio grosso problema... che era la condanna eterna!

Buon Natale! Il mio sarà un Natale con un MERAVIGLIOSO contenuto!

Spero lo sia anche il tuo...

giovedì 13 dicembre 2007

Pole Position

Il corpo fatica e si consuma, ma dentro eravamo come rinfrescati dalla Parola di Dio, che per tutto sabato ha dato coraggio e forza a otto di noi, al raduno di giovani a L’Aquila.

L’argomento tema giocava sul paragone tra la corsa cristiana e le gare di Formula Uno.

Gesù, dopo averci liberati dai legami del peccato e della ribellione, ci dà una vita nuova per condividere la nostra scoperta con gli altri. Ci considera privilegiati, in Pole Position.

Ci riempie con la potenza della sua resurrezione e, così come la Ferrari affida le grandi prestazioni del motore al suo pilota, Dio la mette a nostra disposizione e si aspetta che la usiamo.

Il Signore controlla la nostra vita e la guida in un modo intimo e diretto, come, dai box, il direttore di scuderia dà gli ordini di gara via radio a Filipe Massa.

Ogni giornata dovrebbe essere vissuta con il traguardo in mente. Dio ha già vinto per noi sulla morte e sul peccato che ci tenevano prigionieri di una vita inutile. E anche noi, come Raikkonen allo sventolare della bandiera a scacchi, possiamo goderci e vivere una vittoria schiacciante sull'avversario.

Alla fine ci sono il podio e il brindisi: un premio riservato a chi arriva a fine corsa con la sua fede pura, non contaminata, dedicata solo a Dio.

Marco T.

mercoledì 12 dicembre 2007

Il Papà che esiste


Oggi voglio presentarti un genitore eccezionale! L'ho incontrato quando ero ancora un bambino e crescendo ho cominciato a conoscerlo e a stimarlo.

Si tratta di un padre che ogni ragazzo vorrebbe avere, perché non sbaglia mai, è perfetto, infatti:

- Mostra continuamente amore ai suoi figli ed è sempre pronto ad ascoltarli.
- Non concede tutto ciò che gli domandano ma solo quello che è veramente buono per loro.
- Li corregge quando si comportano male e dà loro, delle sagge direttive.

Ti assicuro che questo padre esiste davvero ed è perfino pronto ad adottarti come suo figlio. Questo può risultare particolarmente stupendo a chi non ha avuto un papà amorevole e affettuoso.

Certo, avrai capito che sto parlando di Dio.

Però non è il babbo di tutti, è il Creatore di ogni persona, ma diventerà tuo Papà nel momento in cui:

- Riconosci di essere un peccatore, meritevole solo dell’Inferno
- Credi che Gesù Cristo è morto per scontare la tua punizione e che è resuscitato per darti la vita eterna.

Se Dio è già tuo Padre, è importante che curi il tuo rapporto con Lui, parlandogli, leggendo e ubbidendo alla sua Parola.
Se lo farai, Egli stesso ti trasformerà ogni giorno più simile a Lui.

Omar

venerdì 7 dicembre 2007

Un buon inizio...


Sveglia alle 06:15. Soggiorno prolungato fra le calde coperte.

Lavarsi, vestirsi, cambiarsi e vestirsi di nuovo. Portare piatti sporchi di ieri sera nel lavandino. Rumore dalla camera da letto. Ah, è il telefono. Non ho ancora preso il caffè - caffè.

Mio fratello. Ha fatto un incidente. Sta bene. Macchina rotta bla bla bla. Ha preso la mia macchina bla bla bla.

"EH?" "La MIA macchina?!!!" - "Che ti svegliavo alle 4.30 per chiedertela?!" In effetti...

Piani all'aria. Due o trecento cose che dovevo fare e non farò.

Le sento. Stanno arrivando. Ansia e Frustrazione - care amiche! - non sono tipe ritardatarie.

Non siate con ansietà solleciti per la vita vostra...
Gesù, Vangelo di Matteo

Allarme rosso: Non guardare alle difficoltà solo come difficoltà, ma come occasioni, opportunità di imparare. È una cosa minima, questa. Ma mi ricorda che non posso tenere tutto sotto controllo. Non ne sono capace. La mia vita è solo un piccolo fragile leggero soffio e io non posso controllarlo. Segue sentieri spesso diversi da come li vorrei. Nelle piccole come nelle grandi cose. La mano di Dio veglia su queste cose. Piccole e grandi. La mano di Dio le muove per suggerirci una strada da prendere, una lezione da imparare, un peccato da correggere e abbandonare o una scelta decisiva da fare.

Oggi, se ascoltate la sua voce, non indurite il vostro cuore...
Salmi, la Bibbia

giovedì 6 dicembre 2007

L'amico vero

Da cristiano, è difficile definire diversamente cosa sia una vera amicizia, se so che nella Bibbia Dio parla di amore, onore e autocontollo nelle relazioni.

L'amicizia non dipende, quindi, da circostanze o interessi condivisi come l'età, gli hobby o il frequentare la stessa scuola o chiesa, tutte cose che possono approfondire la relazione ma non esserne le fondamenta.

Infatti se un amico della palestra un giorno dovesse cambiare città diventerebbe forse un estraneo o un traditore? Non credo.

L’amico è chi non medita, né pratica il male verso te, è rispettoso, non malizioso e non cerca un profitto personale.

Se sei pronto a fare questo, allora potrai ampliare le tue amicizie e apprezzerai chi ti circonda e ti vuole bene, anche se ha qualche anno più di te, o forse è meno istruito, o meno generoso di te.

Nell’amicizia il piacere sta nel dare, la crescita nella conoscenza, il consolidamento nella lealtà, senza pretese, proprio come dice questo brano biblico
Infine, siate tutti concordi… misericordiosi e umili; non rendete male per male... Chi vuole amare la vita… trattenga la sua lingua dal male e le sue labbra dal dire il falso; fugga il male e faccia il bene; cerchi la pace e la persegua... 1Pietro 3:8-13
Marco T.

mercoledì 5 dicembre 2007

Cronaca di una trasmissione alla radio

Mj di Radio Luce da un po’ mi diceva: “Telefonami in trasmissione, che ti intervisto”. Non l’ho mai fatto, mi vergognavo! Ma dopo averla incontrata “casualmente” in un centro commerciale immenso, di una Roma immensa, mi ha fatto un offerta che non ho potuto rifiutare: “Ti chiamo io in ufficio. Ok?”.

Così oggi mi ha telefonato alla Voce, domande rompighiaccio prima, e quelle più serie tipo “Cosa fai e perché, Dio fa la differenza nella tua vita?” poi. È stata brava a farmi sentire a mio agio. E poi m’ha guidato a dire cose utili per la Radio.

Abbiamo pure fatto pubblicità al giornale evangelico migliore che ci sia: La Voce del Vangelo. Senza parlare degli sms affettuosi e di sostegno che mi mandava prima e dopo questi dieci minuti in onda!

Così dico grazie a Mj. Mi ha dato l’occasione di parlare chiaramente dell’importanza di avere Dio nella propria vita e di quanto sia preziosa e utile la Bibbia.

Ma vi dico un segreto: mentre ero al telefono ho pensato che facevo una chiacchierata con una cara amica, seduta alla mia scrivania, e la paura è passata.

Katia

lunedì 3 dicembre 2007

Perdonare... si può!!


Vedere il film “La punta della lancia” mi ha fatto riflettere molto sul perdono. Le mogli dei 4 missionari uccisi hanno deciso di andare a vivere insieme alla tribù che aveva ucciso i loro mariti, il bambino protagonista della storia ha perdonato l’assassino di suo padre ed è diventato missionario lavorando proprio in quella tribù.

Queste persone hanno perdonato chi aveva ucciso i loro familiari, hanno vissuto con loro per il resto della loro vita senza rimorso. Lo hanno fatto solo grazie all’aiuto di Dio.

Perché noi non riusciamo a perdonare le persone accanto per molto meno? Come mai portiamo rancore verso amici, fratelli o genitori per anni? Se queste persone hanno potuto perdonare, perché noi non possiamo?

Se Dio ha dato la forza a delle mogli e ad un ragazzo di perdonare degli assassini, può dare la stessa forza a noi per perdonare chi ci fa dei torti!! Siamo pronti a perdonare e a vivere la vita che Dio ci vuole dare senza rimorsi o risentimenti verso chi ci sta vicino?

Lo straordinario messaggio di Waegongi...

Ecuador, foresta amazzonica: tribù tagliate fuori dalla società moderna, vivono in condizioni dove la vendetta e la violenza sono alla base della sopravvivenza.

Un gruppo di missionari evangelici raggiunge il loro villaggio e riesce ad ottenere un primo contatto con questa gente… si accende però un conflitto e i predicatori vengono massacrati perché ritenuti una minaccia. Un massacro che porterà allo sconvolgimento e un cambiamento radicale per l’esistenza di questi due mondi separati.


Che dire, una serata mixata da popcorn, patatine, tramezzini… e ve lo confesso anche diverse lacrime.

Riflettere sulla vita di uomini, donne e bambini, intere famiglie pronte a donarsi completamente per il progresso del Vangelo, non solo fa riflettere: fa commuovere!
L’amore per chi non sa, la compassione per chi non può cambiare lo stato in cui si trova, e la gioia di poter far parte del piano di Dio come strumento per cambiare la loro vita... sono evidenti nelle vite di questi missionari.


“ Se ti dovessero attaccare, tu sparerai?”
“Non posso sparare, non sono pronti per il paradiso, noi si”

“Le persone hanno preso coscienza della nostra sconfitta, ma non si sono mai resi conto di quanto questa esperienza ci abbia arricchito”.
Servire Dio cambia per prima cosa la nostra vita..Dio lavora in me quando io decido di donarmi a Lui. C’è una mia scelta in tutto ciò, che Dio prende sul serio e che io devo affrontare con tutto ciò che essa porterà, ma con la certezza che sarà sicuramente una RICCHEZZA!
Il mio Dio è il Dio dell’impossibile... ci credo veramente?

Martuzza